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• Titolo: Danni da vizio occulto, alcune riflessioni
• Autore: Mauro Mortola
• Rivista: Tecnologie Trasporti Mare
• Data di pubblicazione: GennaioFebbraio 2016
• Abstract: L’accertamento di un vizio occulto e la valutazione tecnica dei danni conseguenti può porre il perito, che interviene a seguito di avaria, in una situazione non facile. Peraltro, compete al perito la determinazione delle informazioni e dei dati tecnici atti a consentire al liquidatore di stabilire, in applicazione delle condizioni di sicurtà, la determinazione del quantum risarcibile; per svolgere al meglio questo compito è opportuno che i criteri liquidatori applicabili siano noti al perito. Una delle cause più comuni del vizio occulto è la rottura per fatica del metallo e tra le tante, una buona descrizione del fenomeno è quella riportata nel caso della piattaforma “Nukila” nella documentazione proposta per la discussione del caso stesso presso la Corte di Appello (Lord Justice Hobhouse) di Londra nel Marzo 1997.