Domenica, 05 Gennaio 2014 14:39

Corrosione interstiziale e impiego di metalli

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  • Titolo: Corrosione interstiziale e impiego di metalli
  • Autore: Andrea Gennaro
  • Rivista: Tecnologie Trasporti Mare
  • Data di pubblicazione: Gennaio­ Febbraio 2014
  • Abstract: Negli ultimi anni si è avuta occasione di esaminare alcuni casi di frattura a fatica la cui crina critica era dovuta a corrosione interstiziale. La corrosione interstiziale crea problemi nell’impiego di materiali metallici caratterizzati da comportamento attivo – passivo, ad esempio nell’impiego di leghe di ferro, nichel, cromo, e titanio. In particolare la corrosione interstiziale impone notevoli limitazioni progettuali all’impiego degli acciai inossidabili in ambiente marino che, come noto, contiene cloruri. E’ necessario chiarire che i materiali metallici (anche gli acciai inossidabili) per poter resistere a fenomeni corrosivi devono potere continuamente riossidare la loro superficie. Laddove il processo di riossidazione non avviene si verificherà corrosione. In particolare, in ambienti aggressivi, la presenza sulla superficie di manufatti metallici di interstizi sufficientemente stretti da impedire o rendere insignificanti i moti diffusivi o convettivi del fluido tra il loro interno e il loro esterno, impedisce il processo di riossidazione. La conseguente corrosione prende il nome di corrosione interstiziale.
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