Titolo:Corrosione interstiziale e impiego di metalli
Autore:Andrea Gennaro
Rivista:Tecnologie Trasporti Mare
Data di pubblicazione:Gennaio Febbraio 2014
Abstract:Negli ultimi anni si è avuta occasione
di esaminare alcuni casi di frattura
a fatica la cui crina critica era dovuta
a corrosione interstiziale.
La corrosione interstiziale crea problemi
nell’impiego di materiali metallici caratterizzati
da comportamento attivo – passivo,
ad esempio nell’impiego di leghe di ferro,
nichel, cromo, e titanio.
In particolare la corrosione interstiziale
impone notevoli limitazioni progettuali
all’impiego degli acciai inossidabili in ambiente
marino che, come noto, contiene
cloruri.
E’ necessario chiarire che i materiali metallici
(anche gli acciai inossidabili) per poter
resistere a fenomeni corrosivi devono potere
continuamente riossidare la loro superficie.
Laddove il processo di riossidazione non avviene si verificherà corrosione.
In particolare, in ambienti aggressivi, la presenza sulla superficie di manufatti metallici di interstizi sufficientemente stretti
da impedire o rendere insignificanti i moti
diffusivi o convettivi del fluido tra il loro interno
e il loro esterno, impedisce il processo
di riossidazione. La conseguente corrosione prende il nome di corrosione interstiziale.
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