Titolo:Cat fines, rischio fatale per tutti i motori navali.
Autore:MARCO CALABRIA
Rivista:Tecnologie Trasporti Mare
Data di pubblicazione:Novembre Dicembre 2013
Abstract:Con il termine cat fines si definiscono alcuni
solidi contenuti in quantità variabile
nei combustibili residuali, come la
nafta pesante usata per la propulsione navale,
tipicamente costituiti da silicati di alluminio.
La presenza di queste polveri nel combustibile
è legata al processo di raffinazione: per
spezzare le catene lunghe degli idrocarburi
pesanti che formano il greggio, vengono
messi in contatto con il prodotto dei catalizzatori
composti da silicati di alluminio, molto
duri, inseriti nel flusso del prodotto e poi rimossi
per filtrazione. Essendo i catalizzatori
in forma solida ed insufflati nel fluido, essi tendono a rompersi, lasciando
detriti nel prodotto residuale. Non sempre questi vengono
intercettati e rimossi, rimanendo pertanto in sospensione nel
combustibile.
L’utilizzo dei catalizzatori rispetto ai processi termici è sempre
maggiore nella raffinazione sia perché aumenta la resa dei processi,
sia perché permette la lavorazione di greggi di peggior qualità.
La produzione di combustibili a basso tenore di zolfo, il cui utilizzo
obbligatorio si amplierà negli anni a causa delle normative ambientali,
è un ulteriore fattore di incremento dell’uso di questi
processi. Negli anni pertanto la presenza di cat fines nei combustibili
residuali è in aumento, con un trend che difficilmente potrà invertire
la rotta.
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