Abstract:Le statistiche sui sinistri marittimi dicono che la causa più frequente
sia riconducibile all’errore umano, determinato in linea generale da
diversi fattori quali ad esempio:
scarsa
competenza tecnica e/o imperizia nell’esecuzione dei compiti assegnati
e/o delle operazioni intraprese,
difetto
di prudenza o errata valutazione del rischio dovuto ad esperienza
inadeguata,
stress,
fatica ed in genere carenti prestazioni psicofisiche,
difetto
di comunicazione, errata interpretazione
dovute a deficit di organizzazione nella catena di
comando.
Va da sé che per migliorare la sicurezza della navigazione
e contenere la sinistrosità, oltreché all’efficienza
tecnica delle navi, l’attenzione debba essere
rivolta ad individuare misure che possano attenuare
gli effetti derivanti dell’errore umano.
In quest’ottica la recente entrata in vigore della “Maritime
Labour Convention 2006”, dell’International
Labour Organization (ILO) può dare un valido
contributo?
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